1. Perché ha trovato una città sull’orlo del fallimento e durante la peggiore crisi degli ultimi decenni ha tenuto la barra dritta, risanando i conti e aumentando le risorse per il sociale, la cultura, l’edilizia scolastica.
2. Perché in questi anni l’amministrazione della Cosa Pubblica, a Gallarate, è tornata argomento di tutti e non più un affare di pochi e per pochi.
3. Perché preferisco il bilancio partecipato e le assemblee pubbliche a qualche grigio consesso di scartine della politica, che è l’idea di partecipazione che ha il centrodestra.
4. Perché per farmi sistemare la strada sotto casa preferisco mandare una mail in comune piuttosto che pietìre un favore all’amico dell’amico del consigliere comunale. Perché preferisco chi governa tenendo conto delle esigenze di tutti piuttosto che quelle delle proprie reti clientelari o delle mance promesse in campagna elettorale.
5. Perché in questi tempi di crisi la risposta al bisogno non è restringere il campo di chi ha diritto di essere aiutato ed escludere chi ci è antipatico, ma trovare risorse aggiuntive con cuore e intelligenza. Voto Guenzani perché voglio che Margherita Silvestrini continui ad essere assessore al sociale.
6. Perché credo che la risposta alla domanda di maggiore sicurezza – sicurezza in senso lato, che è anche la prospettiva che si ha sul proprio futuro – non stia negli egoismi, nelle paure e nelle risposte identitarie e autoritarie, che non faranno altro che alimentare una spirale negativa. Così staremo tutti peggio, senza motivo. Solo nel costruire tutti assieme una società più salda e coesa potremo sentirci bene e davvero a casa nostra.
7. Perché credo che il discorso sulla sostenibilità, sulla difesa del territorio, sulla mobilità dolce possa essere condotto in maniera credibile solo da chi ha dato prova di avere davvero a cuore questi temi e di lottare per ottenere risultati in questo senso. Voto Guenzani perché voglio che Giovanni Pignataro continui ad essere assessore al territorio.
8. Perché credo che sia più importante fare opere utili che tagliare nastri a beneficio della stampa di regime. I cavalcavia della Moriggia e dei Ronchi. La scuola di Cedrate. Le manutenzioni scolastiche i cui fondi sono stati quadruplicati sotto questa giunta.
9. Perché vorrei vedere realizzata una biblioteca degna di questo nome. La scelta delle Bottini può essere criticabile ma risponde a molte problematiche poste dal degrado dell’edificio e dalla situazione generale degli immobili comunali.
10. Perché credo che il futuro ci porrà molte sfide, uno dei quali è l’invecchiamento della popolazione. Proporre di rispondere a questa che sarà una vera e propria ondata generazionale con una nuova casa di riposo da far realizzare ad un privato non è una grande risposta. Bisogna predisporre un grande piano per la residenza, mettendo assieme tutte le risorse pubbliche e private. C’è chi ha dimostrato di saperlo fare: vedere al punto 5.

+1. Perché la realtà non sono i social network. Perché la complessità delle cose non si elimina con un tocco di bacchetta magica e dosi massiccie di (speriamo) buona volontà, o se non altro di presunzione.

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