A due settimane dal voto, la lista civica Città è Vita serra le fila. Una serata per presentare i candidati, ma anche per rivendicare il progetto civico a sostegno di Edoardo Guenzani.
«Siamo l’unica vera lista civica, fatta persone con idee differenti che si identificano però nell’idea di un buon governo» ha detto il coordinatore Marco Montemartini. Il riferimento alla vera civica – più che non agli altri candidati appoggiati da altre liste – era rivolto alle liste di appoggio dell’altra coalizione, quella di centrodestra.
«Assistiamo al proliferare di fantomatiche liste civiche. Per fare mucchio, per trovare un posto a chi non aveva posto in altre liste. Vedo Lega Civica: hanno un capolista (Donato Lozito, ndr) che ha cambiato tre schieramenti in pochi giorni, hanno accolto elementi di An; O ancoraGallarate Onesta, dove ci sono candidati che vengono da Destra Rosa e Forza Nuova, che usano espressioni come #boiachimolla» ha continuato Montemartini (il riferimento è alle reazioni a una polemica di domenica scorsa sulle posizioni dei gazebo). «Se fossero onesti davvero, direbbero che sono un partito dell’estrema destra neofascista». Quanto al messaggio di «cambiamento» e «rinnovamento» che viene dal centrodestra, Città e Vita attacca anche su questo fronte: «Ritroviamo ex sindaci ex assessori. Abbiamo visto l’annuncio della serata “Nino ieri oggi e domani”: ieri l’abbiamo subito, oggi lo troviamo ancora, domani speriamo di no».
Il sindaco Guenzani ha introdotto poi i diversi candidati consiglieri, con un breve messaggio in cui ha sottolineato l’unità della coalizione costruita in un lustro: «In questi cinque anni siamo stati spinti dal buon senso, pur con pareri diversi. Talvolta discutendo delle differenti idee di ognuno. Ma siamo rimasti uniti».
Spazio poi alle diverse aree del programma: la tutela del Territorio presentata da un primo gruppo con la consigliera comunale uscente Franca Cattaneo Zoerle, le Attività Produttive con il gruppo guidato dalla “new entry” Giacomo Cattaneo. E poi i servizi alla persona presentato dalle voci di un altro gruppo di candidati; la cultura con l’intervento dell’assessore uscente Sebastiano Nicosia. Menzione finale anche per l’assessore Lovazzano, architetto del bilancio degli ultimi cinque anni («quello che ha salvato Gallarate», ha sintetizzato Montemartini).

 

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