E’ entrata in funzione con la prima campanella dell’anno scolastico 2015 / 2016 la nuova “casa” della scuola secondaria di primo grado Gerolamo Cardano. Gli studenti sono entrati nell’immobile di via Checchi, già sede dell’Istituto Falcone, inutilizzato per anni e rimesso in sesto durante l’estate. Ad accoglierli, oltre agli insegnanti, al personale non docente e al dirigente scolastico Vito Ilacqua, il sindaco Edoardo Guenzani e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Nicosia.
Il trasferimento riguarda 12 classi, dalla prima alla terza media. In via Checchi seguono le lezioni tradizionali, mentre le attività laboratoriali si svolgono ancora nella vecchia sede di via Pietro da Gallarate, che continua a ospitare anche gli uffici amministrativi. Per consentire il trasloco, durante l’estate si sono rinnovate le pareti esterne e interne. Completamente rifatti i bagni e i controsoffitti. Si è inoltre provveduto a rimuovere in sicurezza l’amianto dal tetto.
«L’edificio utilizzato fino all’anno scorso – sottolinea il primo cittadino – era ormai inadeguato, soprattutto per gli spazi insufficienti. Abbiamo recuperato l’immobile di via Checchi prima che l’usura del tempo lo danneggiasse troppo e abbiamo offerto una buona soluzione alla scuola».
L’intervento segue quello, più impegnativo, della scorsa estate quando, grazie a un progetto dell’Ufficio Tecnico Comunale, era stato rimesso a nuovo il plesso di via Tommaseo. Allora i lavori erano particolarmente impegnativi, tanto da richiedere un investimento di circa 1 milione di euro (comunque inferiore alle risorse necessarie a edificare una nuova scuola). Grazie al rispetto di una programmazione precisa e puntuale, tuttavia, anche in quel caso gli alunni non hanno perso un solo giorno di scuola né sono stati costretti a utilizzare sedi provvisorie.  E questo a dispetto di manutenzioni straordinarie complesse, come quelle per migliorare l’isolamento termico e installare fonti energetiche alternative.
«Nel caso di quest’anno – conclude il sindaco – possiamo dire di essere intervenuti in tempo su un edificio che si trovava in stato di abbandono e di averlo sistemato con un investimento tutto sommato contenuto, circa 100.000 euro. In generale, è motivo di soddisfazione avere trasformato, tra 2014 e 2015, 2 edifici malmessi in sedi rinnovate per le scuole».

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